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  • Immagine del redattoreValerio Filippi Plaza

IV CAPITOLO : Disperso

La mattina arrivò lentamente in questa prima notte alla base in cui sicuramente non si erano riposati, turbati da quello strano sogno che li univa ancor di più. Al sorgere del sole scesero nella sala comune , insieme ma in silenzio, mentre rimuginavano a ciò che era accaduto “com’era possibile che tutti e tre avessero fatto lo stesso sogno?” tutte le domande si acquietarono quando vicino al bancone videro il capitano Leogold che li attendeva impaziente insieme a Folkore << Ve la prendete con calma?...Forza idioti andiamo!>> disse già nervoso. Tutti e cinque si diressero verso il corridoio di destra, che saliva con un tetra scalinata a chiocciola. Guardarono tutti e tre verso l’alto << Cacchioooo!! ma non si vede il soffitto...>> esclamò Tiren, “effettivamente dall’esterno non si vedeva alcuna torre! Come poteva trovarsi lì una scalinata così alta?” pensarono Torgaod e Gorlack, ma non chiesero nulla per non far innervosire ulteriormente il capitano. << Maaa Capitano, come fa a esserci una torre così alta in questa baracca? >> chiese Tiren, “ecco fatto! Siamo morti” pensò Gorlack, Leogold si voltò per un istante con uno sguardo demoniaco poi ignorandoli iniziò la scalinata, tutto il gruppo rabbrividì di colpo. Dopo circa 8 minuti di camminata arrivarono in cima. Folkore aprì la porta e uno spettacolo si presentò davanti i loro occhi, Quattro Grifoni sellati con lo stemma dei Diavoli Blu, stavano mangiando da enormi ciotole. << Allora idioti, è arrivata una richiesta di supporto dalla Città di Iron Keep, capitale del regno degli elfi, mi raccomando non fate danni...dovete semplicemente arrivare, parlare con il capitano della milizia Nuter, raccogliere informazioni e FARE RAPPORTO! NIENT’ALTRO! CI SIAMO CAPITI? >> il trio annui senza fiatare. << Folkore verrà con voi, vi farà da super visore, durante il viaggio vi spiegherà anche usi e costumi degli elfi...non fateci fare troppo brutta figura! Ora andate i grifoni conoscono già la strada, vi basterà semplicemente sussurrargli la destinazione e vi porteranno lì...addio idioti! >> un lampo blu colpì il pavimento facendo sparire il Capitano. << Ragazzi se siete pronti...e lo siete...salite sui Grifoni che si parte!! >> esclamò Folkore salendo sul suo. Tiren si diresse con la sua goffa corsa verso il primo Grifone e urlò << Gorlaaaack!! C’è un problema? >> << Che C’è? >> rispose ancora assonato il Gargoyle. << Eh Eh Eh...Non arrivo alla sella! >> la fronte del giovane nano arriva a malapena al petto della nobile creatura. << Non ci posso credere..se torniamo vivi sarà un miracolo >> dicendo queste parole si avvicinò alle spalle del suo compagno e con un immenso sforzo lo sollevò poggiandolo sul dorso del grifone che per un’istante si abbassò dal eccesso di peso.

<< Gorlack...serve aiuto anche a me !! >> disse Torgaod mostrando vergogna e nervosismo << Ahhh andiamo bene...>> .


 

Saliti tutti e quattro, sussurrarono all’orecchio degli animali << Iron Keep >> i Grifoni aprirono le ali, ed uno per volta iniziarono una rincorsa verso il bordo della torre. Il grifone di Folkore fu il primo, arrivato all’estremità si lanciò verso il vuoto, pochi istanti e i tre lo videro librarsi nel cielo, seguendolo anche loro.



Durante il volo il loro supervisore poté spiegargli tutto ciò che gli sarebbe stato utile una volta arrivati nel regno degli elfi raccomandandosi di portare rispetto al Capo delle Guardie, alla Regina, ma soprattutto a Padre Rekuar, Vescovo della più antica cattedrale di tutto l’impero.

Dopo circa dodici ore in lontananza nel mezzo del “ Mare della Spada” che stavano sorvolando avvistarono l’arcipelago delle “ Isole FormaLuna ” con Capitale Iron Keep. Iniziarono la discesa verso una fittissima foresta, i grifoni schivavano abilmente tutti i rami, evitando di far colpire i propri passeggeri. Superate le immense fronde di quegli alberi magici, si ritrovarono davanti alla Capitale Elfica.

Iron Keep è una città unica, nascosta al centro dell’Antica Foresta, si estende in altezza tra due immensi alberi. L’intersecarsi dei rami di questi due, crea strade e piazze, sulle quali la popolazione elfica ha edificato la propria città. Iroon Keep si divide per livelli, i quali rappresentano la Gerarchia Sociale del posto:

- Alla base degli Alberi si trovano le campagne coltivate e le abitazioni dei contadini;

- Il Primo Piano è dedicato ai visitatori, qui sorgono locande e taverne;

- Secondo Piano, Tutto ciò che ha a che fare con il commercio;

- Nel Terzo Piano s’innalza l’Antica Cattedrale ;

Qui la città si divide sulle due Fronde:

-Nel Quarto piano di destra si trova l’Accademia Magica degli elfi, le case Borghesi e la Caserma;

-Quarto Piano di Sinistra, ha sede la Torre Magica e la piattaforma di Volo.



Finalmente i Grifoni dopo un lunghissimo viaggio atterrarono sulla piattaforma. Non fecero neanche in tempo a smontare dai propri destrieri alati, che un piccolo drappello di guardie elfiche con armature d’oro splendente e lance argentee si avvicinò a loro. Uno splendido elfo dai lunghi capelli biondi li comandava, con un gesto della mano li fece fermare in formazione geometrica intorno a Diavoli << quindi voi siete i soldati dell’impero? >> chiese con tono dubbioso << Si capitano! Siamo dei Diavoli Blu di Waterdeep! >> rispose Folkore mostrando rispetto e fierezza << Bene, grazie della vostra celere risposta, io sono Allandros Capitano delle guardie Elfiche di Iroon Keep, se volete seguirmi nella caserma li potremmo parlare con maggiore sicurezza!! >> Falkore si affiancò ad Allandros e il trio si accodò al drappello di guardie.


 

Mentre camminavano per la città, gli elfi abitanti, li salutavano e li guardavano con rispetto e ammirazione. “Come sono le cose... chissà se anche mio padre ha provato questa sensazione...” pensò Gorlack tra sé e sé mentre proseguiva il cammino. << Mica male così...potrei abituarmici a queste lodi! >> esplose Torgaod << Eh Eh Eh...effettivamente sai quanti amici! >> gongolò Tiren. Arrivarono alle porte di quella che doveva essere la caserma, la quale era uguale a qualsiasi altra struttura militare vista prima, escluso il fatto che fosse completamente scavata sul tronco dell’albero di destra. Allandros congedò le guardie che erano con loro e insieme ai quattro si diresse nel proprio studio. << prego se volete accomodarvi, quello che sto per rivelarmi è strettamente privato, e non deve in alcun modo essere riferito al popolo ! >> << Certo, quello che ci direte rimarrà tra voi e la milizia imperiale. >> rispose Torgaod sedendosi con il resto dei compagni.

<< Circa sei mesi fa, per la prima volta abbiamo visto un’abbagliante lampo violaceo dirigersi verso il cielo e provenire dal centro della foresta antica. Da quel giorno, ogni plotone mandato in ricognizione non ha più fatto ritorno. >> per la prima volta l’elfo mostrò dei sentimenti sul suo volto stoico << Con il passare dei giorni, anche alcuni contadini sono spariti. Fino a sedici giorni fa, giorno in cui anche la nostra regina Xenaphia è scomparsa. Non sapendo più come gestire la situazione da soli quello che chiediamo all’impero è di aiutarci a capire cosa stia succedendo, ma soprattutto di ritrovare la nostra regnante e gli altri scomparsi! >> la conversazione venne interrotta da un esplosione assordante. Tutto l’edificio tremò, e le urla dei cittadini riecheggiavano per tutta la capitale elfica. Allandros preso dal panico repentinamente si affacciò alla finestra che dava sull’Accademia Magica, ma niente, non si vedeva nulla di strano. Torgaod si affacciò alla finestra opposta, che dava sull’Antica Cattedrale, e una visione terribile gli si presentò davanti; una grossa coltre di fumo si alzava dalla piazza davanti il luogo di culto, un enorme voragine si era creata al centro di essa e le case circostanti crollavano a pezzi. << Ragazzi!!! Forse abbiamo un problema...>> si girò Torgaod terrorizzato. << Ora è il vostro momento...aiutateci...venite con me e con i miei soldati! >> Gli ordinò il capo delle guardie

<< Certo! >> risposerò in coro << Forza, portiamo alto il Nome dei Diavoli Blu! >> li incitò Folkore e senza neanche batter ciglio tutti e quattro si diressero rapidamente verso il luogo dell’esplosione.

Cosa stava Succedendo in quella Città? Chi stava attaccando un luogo così sereno? Come calamite sembravano attirar guai!.


"Anche il quarto capitolo si è concluso, grazie per essere arrivati fin qui! Settimana prossima un incontro che inizierà a plasmare il percorso dei nostri eroi !"




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