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  • Immagine del redattoreValerio Filippi Plaza

VI CAPITOLO : Sapere

Rekuar, Allandros e i Diavoli Blu erano gli unici all’interno dell’immensa Cattedrale Di Iron Keep, in religioso silenzio percorrevano quella lunghissima navata che li portava all’altare in pietra dedicata al Dio Pelor. Arazzi rappresentanti le nobili gesta del Dio, scendevano lungo tutte le pareti, un infinita fila di panche per i fedeli erano disposti ai lati del loro percorso, e proprio dietro l’altare, una maestosa vetrata colora s’innalzava, grande quanto tutto il muro centrale. Proprio quella vetrata attirò l’attenzione del gruppo, “ un albero divideva l’opera in due perfette metà, nel lato sinistro la natura era rigogliosa e fiorente, con colori luminosi, ed una razza mai vista prima viveva sul pianete... nella parte destra invece tutt’altra scena si presentava, la tonalità dei colori cambiava completamente, passando ad un assortimento cromatico più scuro e buio; la terra e la natura completamente morte e le razze conosciute proliferavano su questo pianeta”.


 

Arrivati all’altare, Don Rekuar con tono molto più cupo << Bene...non mi aspettavo tutto questo...ma soprattutto che si manifestasse così presto! >> Allandros cambiò completamente volto, e molto innervosito << Padre in che senso? Lei era a conoscenza di qualcosa? >> Di fronte quelle pressanti domande Don Rekuar iniziò a raccontare << Circa 26 anni fa prima di giungere qui ad Iron Keep, durante uno dei miei viaggi spirituali, ho avuto modo d’incontrare già questi abomini... >> tutti rimasero in silenzio ad ascoltare le parole dell’orco << Da quanto ho potuto comprendere, sono ricolmi di un energia maledetta, energia che trasforma qualsiasi creatura in quei mostri... >> poi estraendola dalla tasca mostrò una fialetta con incisi sopra 5 occhi << sembra che la maledizione venga inflitta tramite un liquido che viene trasportato in queste fiale... e queste fiale iniziano a circolare sempre di più a Faerun! In più la minaccia di quell’essere fa paura a questa Chiesa e anche a tutta la città! >> Allandros a quell’affermazione intervenne << Ma precisamente cosa vogliono da noi!!! >> Rekuar non rispose, si girò Verso i Diavoli Blu e disse << aiutatemi a spostare la pietra sopra l’altare ! >> insieme con grande fatica riuscirono a spostare la pietra scoprendo un scalinata che scendeva verso il buio. L’orco fece un cenno per seguirlo, ed iniziò a scendere le scale illuminando il percorso con una luce magica creata nella sua mano. Rimasero tutti stupiti da quel passaggio segreto “Cosa potevano nascondere in una chiesa?” “ e perché il Capo delle Guardie Cittadine non sapeva nulla? “ sempre più nervoso Allandros scese di prepotenza seguito dal Gruppo.


 

La scalinata finì in una cripta circolare meravigliosa. Le pareti erano costellate da pietre preziose, armi leggendarie di ogni genere erano appese o incastonate nelle pietre d’orate che si trovavano sul terreno, e tre teche di vetro erano poste al centro della stanza, e al loro interno tre pergamene logore fluttuavano. Rekuar si avvicinò al terreno di fronte la teca centrale e toccando un mattone, una botola li accanto si aprì, infilò il braccio al suo interno ed estrasse una fiamma violacea che si attorcigliava intorno al suo arto senza lasciare segni di bruciatura. << Non so precisamente perché vogliano questa “ cosa “, ma il suo colore ricorda veramente tanto il lampo di luce di sei mesi fa proveniente dalla foresta antica, e credo che in qualche modo siano collegate! >> Tiren, Gorlack e Allandros erano completamente ammaliati da quella fiamma , Torgaod invece spinto dalla curiosità andò ad analizzare le pergamene.

<< Padre mi scusi...ma queste pergamene cosa rappresentano? >> Rekuar ripose la fiamma nel suo nascondiglio e si girò verso il nano << Figliolo ma quella è la verità dietro le menzogne dell’Impero e Della chiesa Assiomatica ! >> a quell’affermazione tutti rimasero sbalorditi.

<< AHAHAHAHA.... ma davvero voi credete che Pelor sia stato il primo Dio…creatore del tutto? >> tutti e quattro annuirono ancora scossi << ma no giovani miei! Pelor fu creato da divinità molto più antiche! >> si avvicinò alla prima teca ed iniziò a raccontare << Ragazzi questa è la storia delle antiche divinità e della razza progenitrice! >> Tolse la teca di vetro e prendendo la pergamena la srotolò di fronte a loro << in questa prima pergamena viene rappresentata la nascita della vita...la vita dei Velopitar...razza progenitrice di tutte le razze…come potete vedere i 4 dei antichi vivevano in mezzo alla loro creazione in pace e serenità, ma questi cinque occhi che potete vedere intorno al mondo sono il male! >> ripose la prima pergamena e prese la seconda << In questa invece viene rappresentata l’antica Battaglia degli Dei e dei Velopitar uniti contro il caos, che ebbe la meglio in questo scontro! >> infine prese il terzo foglio

<< Probabilmente manca un quarto rotolo poiché questo è sconnesso completamente dagli altri due, qui potete vedere il simbolo di Pelor che sovrasta un mondo privo di Velopitariani ma pullulante di tutte le razze che noi conosciamo, se potete notare qui nell’angolo in alto a destra i 5 occhi sono accumulati come imprigionati! >> e ripose tutto all’interno delle teche sigillandole nuovamente.



Allandros inizò ad urlare furioso

<< Ma di cosa stiamo parlandooo!! Lei sta mettendo in dubbio tutto quello che crea le nostra fondamenta sociali! Queste sono eresie...ma soprattutto ora non abbiamo tempo per tutte queste sciocchezze, dobbiamo organizzarci il prima possibile per non farci trovare mai più impreparati! >> Irritato si voltò e si diresse verso le scale, ma poco prima del primo scalino si girò verso l’orco << Padre quando sarà tutto finito lei dovra spiegare questo suo comportamento delirante davanti al consiglio dei Quattro arcivescovi >> e con queste parole se ne andò. Torgaod, Gorlack e Tiren rimaserò nuovamente senza parole << So che per voi possano essere sconvolgenti queste informazioni ma ora come ora vi chiedo solo di aiutare l’Antica Cattedrale e gli abitanti di Iron Keep ... Se la fiamma in questa storia è così fondamentale, voi in quanto cavalieri dell’impero dovete proteggerla! >> << CERTO! Ci penseremo noi! >> esclamarono. Rekuar li invitò ad uscire dalla cripta, e una volta uscita dall’altare l’orco si ritirò nei suoi alloggi.


 

<< Cacchio ragazzi...bella tosta questa situazione ! eh eh eh >> gongolò Tiren << Bha Gorlack te che ne pensi? Sicuramente tra tutti noi sei il più vicino alla chiesa! >> chiese Torgaod << Mai sentite storie simili, in nessuno dei miei studi...ma vengo da un villaggio disperso nelle foreste dell’est e sicuramente non siamo al pari della biblioteca della capitale! Comunque la cosa puzza molto..>> rispose Gorlack, uscendo dalla Cattedrale insieme ai due compagni.

All’esterno, al centro della piazza distrutta Allandros li attendeva impaziente,i tre si avvicinarono all’elfo, il quale con tono imperativo << Non abbiamo più tempo da perdere, ora fatemi vedere se veramente siete così validi! Recatevi immediatamente nella foresta antica ed indagate su quello che sta succedendo. Dobbiamo ritrovare a tutti i costi la Regina e gli abitanti dispersi! >> mettendosi sull’attenti annuirono e con il permesso si diressero verso la base della città.


 

Scesi a terra, le grandi campagne contadine si estendevano silenziose e disabitate d’innanzi a loro. Le case erano state lasciate abbandonate ancora aperte, e i campi secchi privi di qualsiasi coltivazione. Attraversata questa città fantasma i tre compagni si trovarono di fronte l’intreccio ad arco di svariati rami e radici che formavano l’ingresso sud della Foresta Antica. Superati vari percorsi e sentieri impervi, giunsero ad uno spiazzo, al centro di esso una striscia di liquido violaceo si estendeva fino ad un ciuffo d’erba. Tiren si avvicinò alla sostanza, guardandola curiosamente quasi tentato << mmm sembra buona questa...!! >> mise il dito nel liquido e se lo portò alla bocca leccandolo

<< NO FERMO TIRENNN!!! >> urlarono gli altri due senza risultato. Il giovane nano iniziò ad urlare, rotolandosi per terra e contorcendosi dal dolore. Gorlack si lanciò subito in soccorso del compagno, ma rimase scioccato alla vista della lingua del nano, era scarna, mangiata completamente da quel liquido. << ma chee fuffedee?...Non mi fento fiù la linfua! >> sbiascicò Tiren << Idiota ma ti puoi mettere in bocca una sostanza che trovi per terra in un bosco antico, dopo un attacco ad una città da parte di mostruosi dragonidi non morti?? >> sbottò Torgaod. << e..Non lo Fo..fembrfa buona! >> <<Bhe ormai è andata...sembra sia “sano” e salvo...quindi direi di procedere...>> disse il Gargoyle proseguendo la sua strada.

Dopo circa tre ore di cammino, una leggera nebbiolina violacea iniziò ad aleggiare intorno a loro, man mano che procedevano in quella direzione l’aria diventava sempre più pesante ed il terreno privo di vegetazione, fino a giungere di fronte ad un’enorme cerchio di pietre che fuoriusciva dal terreno creando quello che poteva sembrare un portale privo di energia.

Tiren arrivò per primo a quella costruzione << Rafaffi...fuardate quaaa!!! >> indicando una piccola roccia che fuoriusciva dal terreno con una bussola a doppia lancetta scolpita al centro << ma che diavolo è sta roba ? >> chiese Torgaod sbattendo il martello sul terreno

<< Non ne ho la minima idea! >> rispose Gorlack accasciandosi

<< cofa fi fa ora? >>


"Cose strane stavano accadendo…E sicuramente loro ne sapevano veramente poco...cos’era quella rovina antica?"

E con questo capitolo iniziamo una splendida collaborazione con @lareginamab che arricchirà il nostro racconto con splendidi disegni illustrativi, continuate a seguirci ogni mercoledi alle 19✌



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